La ciclovia Fossato di Vico – Umbertide diventa realtà dopo l‘inaugurazione di ieri pomeriggio. Sarà perciò possibile esplorare i 15 chilometri di tracciato lungo il percorso della vecchia ferrovia che collegava le due città fino al 1945 quando ancora esisteva il treno mai più rimesso in servizio.
Questi i tratti resi disponibili dal primo stralcio dei lavori: quello che dalla stazione di Montecorona raggiunge il bivio di Civitella Ranieri e quello tra Camporeggiano e Zangolo. L’inaugurazione ha avuto luogo a margine dell’incontro, tenutosi alle 15,30 nella sala consiliare di palazzo Pretorio a Gubbio, nel quale sono stati illustrati i dettagli del progetto.
Presenti il vicepresidente della Giunta regionale, Roberto Morroni, insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, il sindaco di Gubbio, Filippo Stirati e la sindaca di Fossato di Vico Monia Ferracchiato. Assente sindaco di Umbertide, Luca Carizia, impossibilitato a partecipare.
Non poteva mancare Cristina Colaiacovo, presidente della Fondazione Perugia, che ha finanziato la ciclovia con la Regione Umbria.
15 chilometri di tracciato per la nuova ciclovia
«Questo intervento, naturalmente, ha per noi un sapore storico e affettivo – ha dichiarato il sindaco Stirati – oltre che rappresentare un attrattore dal punto di vista della valorizzazione territoriale, della promozione turistica, ma anche della sostenibilità. L’intervento ha una sua peculiarità soprattutto per quanto concerne la valle dell’Assino, anche se l’ex-ferrovia percorre tutta la parte che collega Umbertide, Gubbio e Fossato di Vico».
L’assessore alle Opere pubbliche di Gubbio, Valerio Piergentili ha aggiunto «che la ciclopedonale sia stata un’ottima intuizione dell’associazione Valle d’Assino, che ci ha sollecitato e ha sollecitato tutta una serie di soggetti a intervenire. Questi hanno risposto in maniera molto bella a un’esigenza del territorio, anche se purtroppo non è stato possibile recuperare tutto il percorso».
Piergentili si è soffermato inoltre sulle tante difficoltà incontrate: «Il progetto della pista ciclabile ha dovuto affrontare, dal 2021 in poi, alcune problematiche a noi sovraordinate, come il Covid, l’aumento dei prezzi, la posa in essere di tre varianti e l’alluvione del 15 settembre scorso»
«Quindici chilometri di pista ciclabile – continua Piergentili – sui 52 chilometri complessivi dell’ex-ferrovia, 8 ponti, 2 gallerie, un recupero impegnativo e difficile per un territorio a volte disagevole per i mezzi e le manovalanze. Oggi abbiamo un’opera di straordinaria importanza e rilevanza, ma il progetto non si ferma qui, vanno cercate ulteriori risorse per perfezionare e creare questo anello delle ciclovie dell’Umbria».
Colaiacovo: la fondazione segue l’agenda Onu 2030
Per Cristina Colaiacovo «la fondazione Perugia non poteva mancare a questo evento inaugurale, visto che è stata vicina a questo progetto fin dall’inizio. Ricordo che la Fondazione ha sposato l’agenda 2030 Onu e questo intervento rientra in tutte le sue linee guida, rispondendo a tanti dei suoi obiettivi, compreso l’obiettivo 17 relativo alle partnership tra istituzioni. Ecco, questo è stato uno di questi begli esempi di collaborazione».
A chiudere l’incontro gli interventi di Melasecche e Morroni. Per l’assessore regionale alle infrastrutture i 15 chilometri di tracciato della «ciclovia Fossato – Umbertide fanno parte di un disegno complessivo, comprendente la ciclovia del Sole, la ferrovia Centrale umbra, ma stiamo lavorando già con Rfi per la Transappenninica, cioè per l’unione della ferrovia Centrale umbra con la Terni-Rieti- l’Aquila- Sulmona, che avrà una valenza turistica importantissima. La Ferrovia centrale umbra si riaprirà nel 2026 con modalità totalmente elettrica, quindi via i treni a gasolio. Questi treni andranno da Sansepolcro a Terni e saranno una promozione delle nostre attrattività, tra cui la ciclabile che oggi abbiamo inaugurato».
«Momento importante e significativo – commenta con soddisfazione Morroni -. Andiamo oggi ad aggiungere una nuova tessera all’interno di un mosaico che sta prendendo forma in maniera convincente. Questo è a sua volta tessera di un mosaico più ampio, che è quello dell’affermazione di un volto dell’Umbria regione sostenibile, che guarda con grande interesse alle opportunità di sviluppo derivanti da un’identità caratterizzata dal rispetto dell’ambiente. In questi anni si sono gettate le basi di un’Umbria diversa dal passato, consapevole delle proprie potenzialità e fortemente determinata a percorrere i nuovi orizzonti del nostro tempo».
La ciclovia inaugurata ieri è il risultato di uno sforzo collettivo dal quale ha preso vita una nuova, opportunità di scoperta di un territorio ricco di risorse ambientali, ideale per trascorrere il tempo libero all’insegna della natura.